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Channel: Vaticano – LIBERNAZIONE
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La Chiesa contro l'iPhone

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La notizia è vera anche se sembra uscire da una battuta di Spinoza. Avvenire, il giornale della Conferenza Episcopale Italiana, ritiene l”iPhone 5 un “superprodotto su cui riflettere persino con urgenza“.

In primo luogo perché i melafonini “riaccendono la fiducia nella magia: come la bacchetta magica (un tipico dispositivo touch, estensione del braccio umano) era in grado di produrre immediatemente apparizioni, trasformazioni, eliminazioni, così lo smartphone, protesi ubiqua e sempre attiva, sempre più leggera e maneggevole e quasi trasparente, ci consente di “azzerare l”intervallo tra desiderio e realizzazione“.

E poi perché la diffusione dell”iPhone può portare ad una forma di “razzismo tecnologico” verso chi non lo possiede.

Sarebbe troppo semplice chiedere di fare il conto di vescovi, cardinali e prelati vari ed eventuali con in tasca un iPhone. Ancora più semplice domandare se l”eccesso di tecnologia riguarda anche la Radio Vaticana, Radio Maria e le centinaia di emittenti cattoliche sparse sul globo terraqueo.

Viene invece da chiedersi se non si sia arrivati un po” troppo in ritardo: l”iPhone come “bacchetta magica“! Parbleu! E il telecomando dove lo mettiamo? E il grammofono? Con quella musica che esce da un corno senza nessuno che suoni in stanza? E le macchine e i treni, che si muovono anche senza cavalli che li tirano! Tutte diavolerie escogitate – o meglio, evocate – da perfidi massoni, o addirittura negromanti, senza dubbio!

Ma meglio di ogni altra cosa è il monito – non il “monitor”, quella è un”altra aberrazione moderna – contro il possibile “razzismo tecnologico”. Ce ne ricorderemo quando si discuterà di proposte di legge contro l”omofobia, del “monitor” della Chiesa sul razzismo tecnologico. Santè


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